giovedì 27 ottobre 2011

I poteri nascosti

Un uomo di nome Paolo, non sapeva che suo padre, da tempo deceduto, avesse dei poteri e che alla sua morte sarebbero stati trasmessi al proprio figlio. La famiglia di Paolo era come la maggior parte delle famiglie: lui faceva il professore di scienze all’università , sua moglie Benedetta, si occupava di beneficenza. Avevano due figli: Claudio di diciotto anni e Marco di cinque. In una normale giornata di lavoro, durante un colloquio con i genitori dei propri alunni, ad un tratto Paolo non si sentì bene e decise di andare in bagno, ed è proprio lì che cominciò ad avere i primi sintomi strani. Dopo essersi rinfrescato, alzò il viso, ma non vide la sua immagine riflessa, a quel punto credete d’impazzire ma ben presto si rese conto della propria invisibilità, che avveniva a contatto con l’acqua. Dopo questa vicenda tornò a casa e si comportò in  modo strano, a cena non aprì bocca, e non bevette l’acqua per paura che gli ricapitasse la stessa cosa accaduta al lavoro. Poi andò al lavoro e lì raccontò il fatto al suo migliore amico ed anche collega Daniele, che studiava proprio questi strani fenomeni. Con il passare dei mesi, successero altri avvenimenti, che preoccuparono sia Paolo che Daniele, e, a quel punto, Daniele suggerì a Paolo di raccontare tutto alla sua famiglia. La sera a cena egli riunì tutta la famiglia, la mamma Domitilla e Daniele. Dopo aver mangiato Paolo si alzò in piedi e disse tutto; la moglie e i figli rimasero increduli e senza parole, invece la mamma si alzò di scatto piangendo e affermò che lei conosceva questa storia ma non le aveva detto niente. In realtà la donna avrebbe voluto che il figlio l’avesse affrontato da solo e nel modo che riteneva opportuno. Mentre Paolo parlava con la mamma, Daniele spiegava quello che stava succedendo al loro papà. La vita di Paolo non fu più la stessa, egli fu sottoposto a molti studi da scienziati di tutto il mondo, certamente per lui non era più vita, si sentiva una cavia sfruttata con l’intento di fare soldi.
Una notte disperato dallo stress Paolo ingerì una scatolina di tranquillanti per dormire, ma il mattino seguente, non si risvegliò.



mercoledì 19 ottobre 2011

Questo sono io

Mi chiamo Massimiliano e sono un ragazzo della 3 media della classe 3d della scuola gaio cecilio secondo e in questo blog publicherò dei lavori scolastici ma anche dei lavori fuori dalla scuola. Ciaoooooooooooo

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